DanzaMovimento Relazionale-Creativa (Metodo F. Battista) ©

 

LA DANZAMOVIMENTO RELAZIONALE-CREATIVA

(Metodo F. Battista)© 

E l’arte di vivere danzando

di Fernando Battista

                                                             

La Danza Movimento Relazionale-Creativa (DM Rel-Cre di F. Battista) ©,  è una disciplina che mira al recupero e al potenziamento delle risorse espressive, creative e relazionali della persona attraverso un ascolto del corpo e ad una esplorazione delle risorse stesse attraverso il movimento e la danza. Elemento fondante della disciplina è l’integrazione dell’aspetto del pensiero, del corpo, della fonte spirituale che è propria della persona, ponendo il focus nel corpo, nella relazione con se e con gli altri e nell’espressione creativa dell’individuo.

L’ individuazione di questa metodologia è frutto di un percorso che mi ha visto sperimentare il linguaggio del corpo e della danza da oltre trenta anni attraverso studi legati alla tecnica e ai linguaggi della danza contemporanea, alla danza sensibile, allo yoga, all’arrampicata, al lavoro come danzatore prima e come coreografo poi, alla passione per la psicologia e la relazione di aiuto che mi ha portato alla formazione in Counseling Artistico e quindi successivamente alla formazione in DMT approfondendo l’Expression Primitive e ricollocandone i principi in un linguaggio più ampio della danza nella relazione d’aiuto.

Tale percorso, arricchito dalla convinzione che la danza appartenga al sociale e verso tale dimensione occorre sia riportata, in diversi ambiti, mi ha portato a conseguire ad approfondire il lavoro in via teorica e pratica con gli adolescenti, i disabili, e con i rifugiati politici e le vittime di tortura e quindi a definire tale metodologia che si rivolge alla persona e al recupero delle sue risorse espressive e creative a partire dal corpo e attraversando anche altri ambiti artistici.

CARTA DI IDENTITÀ

La DMRel-Cre © è una disciplina che opera nell’ambito della salutogenesi, in ambito della crescita personale, per bambini, adulti, terza età, intercultura, ambiti non clinici quindi e può essere utilizzata da artisti, danzatori, attori, operatori del sociali o per accompagnare il lavoro del Counselor o di chi opera nella relazione d’aiuto . Si differenzia quindi per questo (e non solo) in modo netto da altre pratiche che utilizzano la dimensione corporea come strumento privilegiato come la DMT (cui fa riferimento per alcuni approcci metodologici e teorici), in quanto (e non solo) l’applicazione e la formazione non richiede un approccio clinico nello studio ( se non per conoscere e riconoscere i confini dell’intervento) e nella tipologia di utenza, ma fa riferimento al Counseling Umanistico Integrato, condividendone i principi di cui deve essere dotato il conduttore (colui che ha una formazione in DM-Rel-Cre©):

EMPATIA

ASCOLTO

ACCETTAZIONE INCONDIZIONATA

CONGRUENZA

AUTENTICITA’

RISPETTO

Le caratteristiche quindi che la differenzia dalla DMT e da altre discipline che operano attraverso il corpo per la salute ed il benessere della persona sono :

  • l’AMBIENTE

della salutogenesi e non della patologia. In caso di patologie si indirizza la persona ad altro tipo di intervento, magari con la DMT;

  • DURATA DEL PROCESSO

che in genere viene stabilita in funzione agli obiettivi ed in genere è breve e non in un tempo indeterminato;

  •  OBIETTIVI

in genere gli obiettivi riguardano l’esplorazione creativa come modalità per aprire il proprio essere alla vita, il superamento del disagio espresso dalla persona o proposto nel gruppo, esplorare la relazione con se e con gli altri, entrare in contatto con il corpo e con la propria identità corporea, in ogni caso non riguardano una ristrutturazione della personalità. La proposta si rivolge quindi a persone che possiedano una certa solidità nella strutturazione egoica.

I principi fondanti della DanzaMovimento Relazionale-Creativa©, partono dall’idea che ogni persona possa essere artefice della propria evoluzione come essere umano attraverso il proprio essere creativo. L’uso del corpo e della corporeità porta l’attenzione all’arte e all’espressione creativa come elemento che permette di accedere direttamente ai propri vissuti emotivi. Danza quindi intesa come espressione artistica, come elemento del “sociale”, modalità di incontro e sviluppo attraverso il fare creativo, il gioco, l’uso di oggetti, immagini, parole, l’esplorazione sensoriale, per poter incontrare l’altro, gli altri in uno spazio di relazione condivisa. Lo strumento del Counseling, potrà fornire le basi per una esplorazione del mondo interiore attivato dalla danza e dal movimento,                         “Occorre gradualmente suscitare un investimento positivo e un atteggiamento amorevole dell’ Io verso il proprio corpo, così che il nutrimento del corpo diventi un interesse che coinvolga l’ individuo nella sua totalità” (Woodman, 1982).

La DM Re-Cre © ha un approccio alle problematiche in esame che coinvolge tutti i canali, quindi ogni dimensione della persona: i canali conoscitivi, come la sensorialità, l’esperienza, le capacità cognitive, l’immaginazione o l’intuito, che riguardano cioè i mezzi che ci permettono di vivere, comprendere e fare nostro un accadimento; e i canali espressivi, come i linguaggi verbale, non verbale e artistico, tramite i quali possiamo esprimere il nostro mondo. Claudio Naranjo espresse molto bene questo concetto: “Esprimersi, cioè tradurre i propri sentimenti e le proprie conoscenze in azioni, forme o parole, significa realizzare se stessi, nel senso letterale di rendersi reali”. E’ una metodologia integrata che non si riferisce solo allo strumento corpo in quanto principale elemento (in tale metodologia) del processo di creazione, ma anche allo strumento artistico che definisce il processo creativo posto in essere o stimolato nel processo che trova atto nella danza e nel movimento fisico e emotivo della persona come modalità di espressione e comunicazione. Corpo quindi come composto fisico, emotivo e spirituale che può esprimere la nostra presenza al mondo permettendogli di comunicare ciò che custodisce, ciò che è nascosto e non esprimibile in altro modo: “Il movimento corporeo è il primo e più importante mezzo di comunicazione” (Bernstein). Ciò che ha una forma, esiste ai nostri occhi. I movimenti sono i disegni creati dal nostro mondo interno, sono il riflesso della nostra vita e di ciò che ci ha lasciato.

La stretta correlazione tra stato emotivo e cognitivo, sensazioni e percezioni è confermata anche dalle neuroscienze, accedere attraverso il corpo a questo mondo, permette di accrescere la conoscenza di sé e attraverso la Danza Movimento Rel-Cre © possiamo mettere in connessione il corpo con l’atto espressivo che attraverso la relazione con sé e con l’altro accede ad una dimensione emotiva e quindi all’espressione simbolica attraverso il fare e l’atto artistico creativo per poi esplicitarsi in forma verbale.

Fernando Battista

Per informazioni contattami scrivendo a corpisensibili@tiscali.it

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ESSERE O NON ESSERE: identità e appartenenza attraverso la DanzaMovimento Relazionale-Creativa © nel Counseling

di Fernando Battista

Pubblicato su “Rivista Italina di Counseling” vol.2 LE RELAZIONI CHE NUTRONO Atti del VI Convegno Nazionale, Milano 2015

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“ … mi sento più decisa e disponibile con le persone che mi stanno intorno. Apprezzo anche molto di più quello che ho e prendo le cose con maggiore tranquillità. L’attività corporea mi ha aiutato ad essere più sciolta e disinvolta, cosa che prima riuscivo a fare con più difficoltà” Silvia e Martina 16 anni, partecipanti al gruppo integrato tra adolescenti e popolazione migrante.

 

Quale identità professionale per le arti nel counseling?

Il tema dell’identità attraversa le persone in diversi stati e momenti della vita, attraversa i popoli, le religioni e qualsiasi collettività che riconosca caratteristiche simili di appartenenza. Il corpo è radice dell’identità del singolo; e cultura, tradizioni, territorio, legami e quant’altro creano appartenenza. Nel tempo presente la nostra ricerca di identità come professionisti si incontra/scontra con altre realtà professionali che perseguono obiettivi condivisi ma, evidentemente, con strade diverse. Quanto sia importante definire la nostra identità di Counselor non vuole essere oggetto del presente scritto, presentato al workshop in occasione del convegno Assocounseling dell’aprile 2015, piuttosto mi interessa soffermarmi su qualcosa che possa difendere l’identità di chi si occupa di arte e di espressione artistica e creativa nel nostro ambito per distinguerci da chi, come gli arteterapeuti (AT), i danzamovimentoterapeuti (DMT), teatro e musicoterapeuti (MT), svolgono una professione affine ma con evidenti competenze e finalità diverse. Mi pongo il problema della differenza, inoltre, perché spesso si fa confusione e si usano le tecniche artistiche per affiancarle al Counseling e definirle Art-Counseling (o Counseling Artistico), o si propongono corsi di formazione in Counseling e Arte-Terapia mostrando scarsa chiarezza di distinzione tra le discipline e contribuendo ad alimentare confusione a danno della categoria e degli stessi utenti.

Tenterò di dare delle indicazioni di base che pongano il focus soprattutto sull’oggetto dello strumento artistico utilizzato piuttosto che soffermarmi sulle differenze ormai note tra Counseling e percorso terapeutico. Tale intervento non ha la pretesa di essere esaustivo, nello stesso tempo vuole chiarire alcuni aspetti e sollecitare una riflessione sul tema.

LEGGI L’INTERO ARTICOLO

ESSERE O NON ESSERE(2)

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Danzando con me Diventiamo NOI in Empatia

di Roberta Borriani

Articolo pubblicato su IMAGE ottobre 2016

nella rubrica “L’esperto risponde”